Sulla Stampa di oggi viene pubblicata un’interessante intervista a Luciano Maiani , ordinario di fisica teorica all’Università di Sapienza di Roma ed ex direttore del CERN di Ginevra e presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare.
Sarebbe stato designato alla guida del CNR da una commissione scientifica voluta da Mussi per valutare 40 curricula ed evitare una “ designazione politica ”, ma, in seguito alla pubblicazione della “lettera dei 67 professori” (di cui fa parte), la sua scelta è in sospeso perché la commissione vuole tempo “ per chiarire ”.
Sarebbe stato designato alla guida del CNR da una commissione scientifica voluta da Mussi per valutare 40 curricula ed evitare una “ designazione politica ”, ma, in seguito alla pubblicazione della “lettera dei 67 professori” (di cui fa parte), la sua scelta è in sospeso perché la commissione vuole tempo “ per chiarire ”.
Nell’intervista Maiani chiarisce che la lettera è stata scritta a novembre, ma « è stata diffusa dai giornali due mesi dopo, in tutt’altro contesto e facendola passare come un’iniziativa per non far parlare il Papa all’università ».
« Questo è sbagliato nel merit o –aggiunge il professore- e fortemente riduttivo nel discorso che noi volevamo fare. Io sono per l’assoluta libertà della scienza, non per mettere il bavaglio a chicchessia, meno che mai al Papa ».
Le Commissioni parlamentari hanno un mese per decidere e la disinformazione galoppa ancora.
Se da un lato va dato un punto a favore di Mussi per l’iniziativa della commissione scientifica, dall’altro bisognerà fare attenzione alle prossime mosse dei parlamentari affinché non si verifichino quegli strani fenomeni di “ accordo bipartisan ” comandati dall’alto.
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